Ah quanto tempo è passato dal mio ultimo post, troppo. E’ ora di ritornare, di ricominciare a dar vita a questo blog perché se anche gli inviti a placarla non sono certo mancati, la “polemica di Esito” è sempre stata viva. All’apparenza sonnacchiosa, addolcita, anestetizzata, ha sempre dormito con un occhio aperto, con la mente in movimento e con il dente avvelenato. La stagione del letargo è però giunta al termine e parallelamente all’incontenibile voglia di ritornare ad occupare le aree di porta dei campi amatoriali della provincia è pronta a tornare protagonista, nel bene e nel male, delle pagine virtuali della faziosissima pseudo-informazione SangiAmatoriale. Durante un lunghissimo Consiglio di amministrazione tra il cuore, il cervello, la mia “parte intollerante” e quella riflessiva la decisione presa è quella di seguire una linea diversa rispetto a quella dell’anno scorso. Il motivo di questo cambio di rotta è dettato da un motivo preciso, quest’anno l’unica cosa che conta è tornare ad essere “giocatore”, la dirigenza non fa per me, troppi freni, troppe limitazioni, troppi rendiconti per un sanguigno come me, o la libertà di agire e di decidere o niente, quindi niente. O meglio, tutto! Perché il calcio si gioca sul campo ed è quello che voglio tornare a fare. Gli episodi di infinita tristezza intellettuale che si sono susseguiti l’anno scorso mi hanno fatto capire che se qualcosa dipendesse da me ci sarebbe da lavorare sette giorni alla settimana per poter cambiare il marcio che impreziosisce le pareti della stanza dei bottoni, c’è la volontà di “cambiare tutto, affinchè niente cambi”, benissimo…datemi una maglia (quella con numero 1, poche storie…), mettetemi in campo e poi fate un po’ come più vi aggrada, sarò felicissimo; sul web tornerò alle pagelle vecchio stile e poco altro, almeno credo. Per quanto riguarda il rientro sul campo, ci sarà da attendere ancora un po’ di tempo, sarà metà Ottobre o Inizio Novembre? Poco importa, l’importante è ritornare a far parte al 100% di quella che da 8 anni considero la mia vera “seconda famiglia”, ritornare a respirare l’aria dello spogliatoio ed il profumo del “calcio giocato”. La speranza è che ognuno senta quello che sento io in questo momento, il bisogno di riscatto rispetto all’anno scorso e la voglia di divertimento, quel divertimento che nessun’altra cosa (quasi nessun’altra cosa…) come un pallone che ruzzola, riesce a darci. Rosemary Brown, la prima donna di colore eletta a capo del “Public Office” del Canada disse “Untill all of us have made it, none of us have made it”, che suona un po’ come “Finchè non lo avremmo fatto tutti sarà come se nessuno l’avesse fatto”, l’essenza del gioco di squadra alla base del raggiungimento degli obiettivi comuni. Con questo signori miei vi saluto, facendovi l’IN BOCCA AL LUPO più sincero e più sentito del mondo, ci vediamo tra una ventina di giorni, spero non vi siate abituati alla mia assenza, Esito tornerà e saranno cazzi vostri…
FORZA SANGIMATORI, SEMPRE!
