TorriSport

domenica 10 aprile 2011

PIENZA - SAN GIMIGNANO 2-4: E il sogno continua...


1 ora e 37 minuti, se c’è traffico. Questo è il messaggio apparso sul display del mio scintillante iPhone4 quando, una volta uscito di casa, ho digitato Pienza su google maps. 1 ora e 37 minuti da sommare alla mezz’ora di “informative pre-partita” e all’altra mezz’ora di riscaldamento. Se ci consideriamo anche il caffè e cicchino da Piso prima di mettersi in moto e l’ampio vantaggio che ci siamo presi per fare le cose in sicurezza, quando sono uscito di garage con la borsa in spalla mancavano ancora più di tre ore al fischio di inizio di Pienza – San Gimignano e la tensione mi aveva mandato al bagno già tre volte dalla prima colazione. Avrei pagato per averla potuta giocare subito quella partita, essere teletrasportato nella città del pecorino, catapultato in campo e via. Invece c’è da aspettare. Arrivato a Pienza qualcuno pensa bene di farmi subito innervosire (come se ce ne fosse stato bisogno), lasciando il coltello per tagliare la crostata nel pulmino. Sento di essere vicino a compiere un gesto inconsulto. C’è solo una soluzione, allontanarsi, isolarsi e pensare al campo. Prima però mi ci vuole un caffè. Ci sono quattro bordellotti li vicino a me, sulle prime non capisco se siano pientini o libici sfuggiti ai campi di prima accoglienza di Lampedusa e chiedo loro del bar più vicino. Uno di loro mi risponde, dopo aver detto ad uno dei compagni “Ma che te metti a cavà la machina, n’demo apiedi”. Cinque minuti a piedi ed in piazza potrò bere un caffè in pace, accompagnato dal mitico Puccio che ha tutte le qualità del mondo tra cui quella di essere un ottimo antistress umano, parlata lenta e pacata e nervi sempre ben distesi. Ritornato al campo, da un’angolazione fino a quel momento a me sconosciuta, leggo accanto alla tribuna una scritta che assieme alla muraglia cinese pare sia l’unica opera umana visibile dalla luna: BAR! Mantengo la calma invitando comunque i quattro bordellotti a proseguire la camminata fino al raggiungimento del cartello “Benvenuti a Fanculo”. Ci cambiamo, è caldissimo e gli spogliatoi tutt’altro che ampi. Bisignano da le consegne ma il mio cervello pensa solo agli ultimi venti metri di campo, quello sarà il mio ambiente di lavoro. Finalmente si esce, ed il caldo conferma di essere presente. In campo si sta giocando Pienza-Poliziana e dietro la porta una decina di uomini che hanno tutto l’aspetto di essere i nostri prossimi avversari. Ad un certo punto uno di loro si scaglia a parole (Cit. O bossolotto e te sei buttato, vieni qui a far l’furbo che te rompo) contro il numero 14 degli ospiti che dalla faccia e dal fisico non pare avere più di 18 anni. Non posso far altro che pensare “Ah, si comincia bene di nulla. Gente tranquilla”.

Nel vicino campo di calcetto si stà scaldando il portiere avversario. 2 metri per 95 chili, una montagna che dalle movenze del riscaldamento non promette nulla di buono per noi. Ci guardiamo e pensiamo, e a questo come gli si fa gol? Vabbè, vediamo. Cominciamo e se poi questo Pienza dovesse davvero rivelarsi il Barcellona degli amatori stringeremo loro la mano.

Entriamo in campo per il riscaldamento seguiti di lì a pochi minuti da un inferocito custode il quale intervallando ogni parola del suo discorso con fantasiosi accoppiamenti dività-animale ci fa capire che essendo entrati in campo quando ancora non tutti i componenti delle due squadre juniores di prima erano usciti dal campo, l’arbitro aveva appena fatto una multa alla società Pienza.

Inizio a corricchiare, il caldo ha appesantito oltre modo le gambe, il viaggio e la crostata forse gli hanno dato una mano.

Chiama e ingresso in campo, raggiungo la porta dopo una corsetta di una ventina di metri ma fatico a respirare. Poi mi rendo conto che è colpa dei fumogeni accessi da giovani supporters locali proprio dietro la mia porta.

Fischio d’inizio e dopo 10 minuti di studio è già Esposito Show. A seguito di un taglio dalla sinistra si trova al limite dell’area defilato sulla destra, la palla arriva sui suoi piedi, alza la testa e oplà. Pallonetto delizioso che scavalca difensori e portiere, sfiora la traversa, batte sul palo e si infila in rete. Dopo mesi di digiuno, lo scugnizzo è tornato a segnare senza alcuna intenzione di fermarsi. Il Pienza cerca il pareggio con Machetti su punizione ma la palla mi arriva dritta dritta, è sotto la traversa e forte, meglio metterla per sicurezza in corner. Pochi minuti dopo il Sangi è da manuale del calcio. Rossi conquista palla e di destreggia tra tre avversari e con calma e precisione serve l’accorrente Pepi sulla fascia destra, il cross di prima intenzione verso il centro viene raccolto magistralmente da Esposito che con un colpo spettacolare infila di semirovesciata la palla dove il portiere locale non può arrivare. Il Sangimignano domina il campo con autorità facendo apparire il Pienza come una squadra probabilmente destinata alla retrocessione. La difesa locale è imbarazzante ed è proprio da un regalo dei due centrali che nasce il 3 a 0 con Guarino lesto e freddo a raccogliere e battere a rete. Non ci credo, non è possibile. Il 35% di vittoria ci avevano dato? Allora vuol dire che ora entreranno Messi, Iniesta, Dani Alves e Cristiano Ronaldo e ci faranno capire chi è il più forte. In realtà non entra nessuno ma il Sangi si rilassa ed il Pienza ci da dentro con il forcing. Taormina dopo un bel taglio si scontra con Nencini in area, per l’arbitro è rigore. Poco prima avevo messo in angolo un colpo di testa ravvicinato, poi Governa aveva deviato sulla traversa un’altra pericolosa incornata avversaria, stavolta sarei riuscito a salvare il risultato? Bianchini parte guardandomi in faccia. Contraccambio. Il mio sguardo ipnotico fa il suo dovere, man mano che si avvicina capisco che ormai ce l’ho in pugno, non sa minimamente dove calciare, l’aspetto. Vedo la palla partite, a destra. Dopo 10 anni riesco a parare un rigore. L’esultanza dura tuttavia una manciata di secondi perché sul prosieguo dell’azione Mangiavacchi colpisce da fuori area al volo di sinistro e manda la palla a fil di palo. 3-1 fine primo tempo. Bisignano è teso e negli spogliatoi imita Del Neri mangiandosi il 70 % delle parole dei suoi discorsi. Al rientro in campo il Pienza lascia spazi, soprattutto sulla sinistra e Pepi scorrazza libero e rischia in un paio di occasioni di segnare il suo primo gol stagionale. Da una di queste iniziative nasce il 4-1, Pepi lancia Guarino che a tu per tu con il portiere prova a batterlo con un pallonetto, la posizione defilata rende tutto più difficile, la palla non entra ma finisce sui piedi di Esposito che vince un contrasto a 30 cm dalla porta e insacca liberamente. Il +3 rilassa i Sangimignanesi che rischiano, sempre sul 3-1, di subire gol quando Pasquetti viene bloccato in estremis da una mia uscita bassa grazie alla quale ho lasciato qualche brandello di pelle della coscia sinistra sul sintetico pientino. Da un calcio d’angolo rinviato malissimo dalla difesa turrita, eccessivamente lenta anche nel salire incontro al pallone, è il mai domo Mangiavacchi a segnare con un tiro loffio loffio dal limite che però, a causa del traffico del momento in area di rigore, riesco a vedere solo ad un metro dalla linea di porta. Sul 4-2 i giochi sembrano fatti, tre espulsioni locali in trenta secondi e grande festa per tutti i Sangi Amatori sotto la tribuna dove i sostenitori turriti, accorsi in gran numero, vincono la sfida del tifo e della presenza schiacciando i supportes locali. Dopo una doccia e qualche coro, tutti in marcia verso San Quirico. Per brindare tutti assieme all’ingresso ai quarti di finale!

I giudizi di Esito:

Mannucci 7: Sentire i tuoi compagni che a fine partita si propongono per darti il voto è una gran bella sensazione. La prima parata della partita (quella che fa la differenza e dalla quale spesso dipende la prestazione di un portiere) sulla punizione di Machetti e quella sul colpo di testa ravvicinato del numero 5, nonostante la pesantezza che mi sentivo addosso, mi hanno dato fiducia. Poi il rigore parato, l’uscita sui piedi di Pasquetti e quella palla arpionata con il fil di ferro (Cit. Grassi) oltre ad una buona gestione delle azioni da “normale amministrazione” mi fanno sentire, per la prima volta quest’anno, contento della prestazione.

Governa 7: Il suo uomo di riferimento è MR.13 gol Anselmi. Ottimo giocatore, tecnico e scaltro ma gestito da “Capitan Futuro” nel migliore dei modi. Un po’ troppi falli nella prima frazione conquistati dal numero 6 locale più con la furbizia che altro ma complessivamente una prestazione sontuosa per il maggiore dei Governas Brothers.

Bazzani 6,5: Bianchini e Anselmi costituiscono una pericolosa coppia d’attacco nonostante siano poco assistiti dal resto della squadra. Il numero 9 locale impegna Bazzani sulle palle alte ma il “nostro eroe” non gli concede mai né la giocata semplice né tantomeno il tiro in porta.

Targi 6: Alterna giocate perfette sia dal punto di vista del tempismo che dell’efficacia ad interventi in ritardo che talvolta sembrano frutto dell’insicurezza e della mancanza di lucidità. Complessivamente una buona prova ma serve più di calma nei momenti topici e più convinzione negli interventi da “palla o pallino”.

Pepi 7: La migliore condizione fisica rispetto a Governa spinge Bisignano a schierare Pepi come esterno di destra anziché come marcatore. Mossa azzeccatissima. In fase difensiva è mostruoso come sempre e in quella offensiva è propositivo ed efficace come non mai. Da un suo cross nasce il gol del 2 a 0 e nel secondo tempo da spettacolo dominando in lungo ed in largo tutta la fascia arrivando anche alla conclusione dopo una galoppata da applausi a scena aperta.

Nencini 6: Se in fase offensiva non si propone come Pepi è anche a causa del compito affidatogli da mister Bisignano. Massima attenzione su Taormina, pochi fronzoli e impegno massimo in fase difensiva. Complessivamente più che sufficiente anche se sono diverse le sbavature. Ad esempio, come mai non si riesce mai a prendere il tempo giusto sui compi di testa?

Pollina 6: Di fronte a lui gioca Mangiavacchi, e segna 2 gol. Attenuante: I gol sono stati segnati su due palle inattive e la colpa è quantomeno da suddividere tra tutti gli uomini che in quel momento avrebbero dovuto difendere la porta. Recupera tanti palloni e soprattutto nel primo tempo imposta bene diverse azioni. Va in crisi sugli “scivolamenti” conseguenti ai cambi di gioco e non capisce bene chi deve marcare e quando. Nell’incertezza si mette nel mezzo e dato che la palla da qualche parte deve pur passare finisce per “rintopparne “ diverse.

Rossi 6,5: Grande avvio di partita con giocate all’apparenza semplici ma di un’efficacia infinita. Splendida la giocata con la quale serve Pepi in occasione del 2-0. Con due lottatori come Pepi (alla sua destra) e Caldini (Alla sua sinistra) non gli resta che pensare a come far male agli avversari confidando nei compagni quando c’è da mordere qualche caviglia.

Caldini 6,5: Agisce da tre-quartista mascherato in quanto il suo compito è essenzialmente uno: anestetizzare Machetti. Compito svolto alla perfezione tranne in qualche occasione in cui si fa prendere dalla foga e ricorre uomini e porzioni di campo spettanti ad altri. Qualche buon inserimento nel primo tempo a tagliare tra i due centrali difensivi. Peccato per quel cartellino giallo che gli farà saltare la sfida di Buonconvento.

Esposito 8,5: Fin dalle primissime battute è facile intuire una sua grande prestazione. Parte largo da sinistra e taglia in maniera devastante la tutt’altro che efficace difesa locale finendo per ridurla a brandelli dopo appena 10 minuti. La sua seconda rete è da cineteca ma il pallonetto cercato e trovato con cui segna il gol del vantaggio è da standing-ovation. Si fa trovare pronto in ogni occasione pensando alla concretezza piuttosto che alla sfarzosità delle azioni mettendo comunque sempre della polverina magica sulle sue giocate. Il gol del 4-1 è da attaccante che ci crede fino alla fine. Prestazione splendida, applausi, applausi, applausi.

Guarino 7,5: Spettacolo! Forza, cattiveria, velocità, scaltrezza. Ecco riassunta la sua prestazione. Tantissimi palloni conquistati negli scontri aerei, sempre propositivo quando la palla è sui piedi di Rossi & Co., e freddissimo sotto porta in occasione del gol.

Bagni, Grassi, Governa, Bellini: sv.

La “famigghia sangiamatoriale” 9,5: Solo perché ogni cosa deve avere il suo margine di miglioramento. Giocare di fronte a tribune vuote è cosa all’ordine del gioco nel nostro campionato, forse anche per questo la partita di ieri ha avuto un sapore particolare. Grazie a tutti voi che ci avete seguito anche a 101,7 km di distanza. Una volta finita la partita correre tutti sotto la tribuna che ti applaude ti fa dimenticare di essere un semplice “amatore”, mettersi a tavola, in 50 dopo questa vittoria e sentirsi veramente una famigghia mi fa sentire orgoglioso di essere un SangiAmatore. E’ stato bellissimo. Grazie ancora, vi voglio bene, a tutti!

Esito

sabato 9 aprile 2011

Super Esposito, tripletta, e Guarino portano il sangi ai quart

Marcatori:Esposito,2(S);Guarino(S);Mangiavacchi(P);Esposito(S);Mangiavacchi(P)


Esposito
Guarino

DUE PAROLE: