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mercoledì 23 febbraio 2011

Campiglia - San Gimignano 1-0: Ok difendere, ma l'attacco è da DESOLAZIONE assoluta


Precisione assoluta, concentrazione massima, attenzione ai limiti dell’umano…questo è necessario per riuscire a portare via dal campo dei Campiglieros almeno uno zero a zero. Per qualcosa in più è necessario quantomeno provar a calciare una volta in porta in 80 minuti di gioco. In difesa puoi pure schierare Mazinga, Daytarn3, MAjimbu, Goku e Vegeta ma dovrai sempre sperare che nessuno di loro perda per un momento l’attenzione, perché la davanti il Campiglia è davvero di un altro pianeta.
L’ impressionante potenziale offensivo della squadra di mister Faccin, nonostante un centrocampo senza lode e senza infamia ed una difesa tutt’altro che sontuosa se tiriamo fuori il “giocodappertuttoelofòsemprebene” Cissè dimostra ancora una volta di esser in grado di fare il buono ed il cattivo tempo e di poter decidere l’esito di un’intera partita nello spazio di una giocata. Ecco dove stà la superiorità del Campiglia. Calcione alla “viva il parroco” di Cissè, palla oltre la metà campo e mani in tasca nell’attesa che i tre leoni là davanti sbranino la preda nel più breve tempo possibile. Io, obiettivamente non ho visto molto altro. Kameni che fa quello che vuole non appena il suo diretto marcatore finisce per concedergli 10 centimetri, Macrì che con tre passi su un mattone stoppa la palla, sposta l’avversario e riesce a telecomandare il pallone dove più lo aggrada e Morelli che una volta entrato spazia da destra a sinistra sfruttando tecnica e velocità per affondare il coltello nel fianco scoperto della difesa sangimignanese. Poi, volendo c’è anche Ndow che sabato ha sinceramente fatto poco ma bisogna pur considerare che ha avuto per 80 minuti attaccato alle caviglie un “signor” difensore come Marco “Cyber” Pepi. Un “attaccante qualunque” avrebbe maledetto tutto e sarebbe andato a farsi la doccia al 15° del primo tempo. Eccola la partita: 5 contro 3, un portiere, un libero, tre marcatori contro tre attaccanti: un tiro in porta su azione, un gol. Tutto il resto, soprattutto per quanto riguarda il sangimignano è noia, profondissima e irritante noia. Zero giocate, zero passaggi degni di questo nome, zero cross, zero inserimenti, zero tiri dalla distanza, zero cattiveria sotto porta, ma soprattutto ZERO idee di come fare a dare una parvenza di CALCIO OFFENSIVO ad una prestazione che è sembrata fin da subito più una RESA anticipata che un tentativo di portare a casa punti importanti in ottica play-off.

Le pagelle di ESITO:

Mannucci 5,5: Due interventi su due calci di punizione e poco altro. Il tiro di Macrì che decide la partita e corona la splendida giocata di Kameni esalta la scarsa determinazione, esperienza e cattiveria messe in pratica nell’occasione della difesa sangimignanese. Il suo piazzamento finale dopo il movimento a coprire la porta non è dei migliori ed un bomber come il numero 9 locale non perdona.
Panichi 5,5: La brillantezza e la spavalderia calcistica che lo hanno reso mio paladino indiscusso della retroguardia sono mancate all’appello. Nonostante la condizione fisica, messa a dura prova da attacchi febbrili infrasettimanali, non sia l 100% fa del suo meglio nel cercare di arginare la classe e la visione di gioco di bomber Macrì. Nel secondo tempo è chiamato a tenere a bada il ben più monile Morelli ed è qui che i postumi influenzali sembrano farsi sentire maggiormente.
Targi 5,5: Bene per 20 minuti quando c’è da spazzare il limite dell’area e da tappare i pochi buchi lasciati dai compagni di reparto. Poi, ad un certo punto si vede arrivare incontro Kameni a velocità impressionante, anziché abbatterlo con le cattive preferisce attenderlo diventandone inevitabilmente preda. Sono d’accordo con Pollina, s’è perso perché s’è dato una pedata in meno del necessario…
Pepi 7: Che spettacolo il duello con Ndow! Pedate e gomitate a non finire che finiscono per ferire la caviglia di Cyber ma non per consentire alla pantera nera campigliese alcuna giocata degna di nota. Mai domo nel lottare in ogni contrasto e nel cercare l’anticipo anche quando ormai la presa di posizione dell’avversario lascerebbe presagire ad un facile stop.
Governa 5,5: Primi trenta minuti da manuale. C’è da seguire Kameni in ogni dove e lui si adopera macinando chilometri incollato alle caviglie del numero 10 “locale”. Una scivolata, una maledetta scivolata in una porzione di fango colma di melma ed il danno è fatto. Servivano zero errori, zero disattenzioni e zero sfortuna. Purtroppo non è stato così.
Caldini 5: A causa del “riscaldamento anticipato” per testare lo stato di salute della mia schiena mi sono perso le indicazioni di mister Bisignano riguardo le consegne che ognuno degli 11 avrebbe dovuto portare a termine sul terreno di gioco. Se queste fossero state: Difendere, unicamente difendere, sempre e comunque difendere “Quantità” si sarebbe meritato un buon 6. In tutti gli altri casi è ben lecito aspettarsi qualcosa di più da un centrocampista. Gli spazi per gli inserimenti ci sarebbero anche ma pare accontentarsi (tranne in qualche sporadico caso) più di tenere la posizione e buttare un occhio verso gli avversari piuttosto che lanciarsi ad aggredire la porta di Volpi.
Rossi 5,5: Il gioco sangimiganese non ha alternative se non quella di passare per i suoi piedi. A meno che però “el pantera” non decida di battersi sui piedi le rimesse dal fondo, quelle laterali e le punizioni da centrocampo e partire costruendo l’azione è ben difficile architettare una manovra convincente. Prova a muoversi liberandosi negli spazi ma i compagni sembrano preferire il lancio lungo per…Cissè. Tenta di lasciare il segno calciando un’enorme quantità di punizioni dalla tre-quarti (30% buone, 70% inguardabili) in piena area dove però NESSUNO è in grado di combinare qualcosa.
Nencini 5: Una volta arrivati sul fondo, c’è una sola cosa da fare prevista dal manuale del calcio: crossare. Nella copia a lui consegnata questa pagina deve però essere stata piena di errori di battitura. Rossi lo mette almeno 3 volte in condizione di farlo ma nessun pallone arriva nella zona di Guarino & Co. In una partita impostata con un 4-4-2 (1-3-4-2 se consideriamo il libero staccato) il gioco deve andare sulle fasce ed è indispensabile trovare da queste parti esterni che contribuiscano all’azione offensiva in maniera determinante. Sabato non è mai successo.
Tamburello 4,5: Niente gioco nemmeno dalla sua parte. Di palloni sulla destra ne arrivano meno che sulla sinistra e un motivo è certamente il cattivo posizionamento e occupazione degli spazi da parte di Tambus. Manca cattiveria e determinazione, prestazione abbondantemente insufficiente.
Esposito 4: Niente contro di lui (ci mancherebbe!) ma quando la squadra gioca come ha giocato sabato (lanci lunghi a perdere e giocate esclusivamente frutto del caso e della fiducia nella dea bendata) un giocatore con le sue caratteristiche finisce irrimediabilmente per uscire dal gioco. Nessun pallone giocato in maniera decente, nessuna pericolosità.
Guarino 5,5: Ci prova il Guaro, ci prova in tutti modi a farsi spazio, a mettere a terra palloni travestiti da meteoriti, a fare sponda per dare respiro alla manovra. Purtroppo finisce per apparire come una cattedrale nel deserto della capacità di offendere della squadra sangimignanese.
Pollina 6: Entra ed il gioco sembra svegliarsi lentamente dal torpore. Buone iniziative e buone giocate, senza esagerare ma con almeno un pizzico di “calcio”.
Pupi Governa 6: Il ragazzo (1991 ma che si scherza pe’davvero!) ha voglia di farsi vedere e ci prova, anche da distanza siderale. Premio alla volontà, non tanto al risultato.
Bellini A. S.V.: Uno stop di una decina di metri a INseguire e poco altro.
Mare S.V.

Esito

1 commento:

  1. non c'entra nulle con le pagelle o forse si ma nn sapevo dove scriverlo

    Allora Rossi ti spiego una cosa:quando nn riusciamo a prendere il bandolo del gioco bisognerebbe tirar fuori un po di personalità come ti riesce farlo quando sei sotto le coperte,invece di far fare i lanci lunghi ai difensori alla fine del primo tempo le prendi per l'orecchi chiedendoli di farti dare il pallone e nn di lanciarlo,te in campo ti devi mettere davanti al poker di difesa e farti dare questo cazzo di pallone per giocarlo.cosi fai rifiatare la squadra e forse farai un po di gioco.nn possiamo sempre dare colpa ai difensori che calciano lungo il palloje saltando il centrocampo,bisognerebbe capire certe volte che il centrocampo se viene saltato c'è un motivo e forse è quello di nn trovare l'uomo nella posizione giusta.RIFIATARE NN VUOL DIRE LANCIO LUNGO,MA GIOCARE IN ORIZZONTALE LA PALLA SUN UNA LINEA CHE SIA DI DIFENSORI O CENTROCAMPISTI.E TU CARO ROSSI RED ANDRE SEI VERY IMPORTANT X QUESTO GIOCHINO VISTO CHE AL MOMENTO SEI L'UNICO NEL MEZZO AL CAMPO(A MIO PARERE CON IL POPPI) CHE PUO FARE QUESTO GIOCHINO , COSA CHE QUANDO è ENTRATO PELLICCIA A PROVATO A FARE...

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