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domenica 5 dicembre 2010

SAN GIMIGNANO - STROVE 0-0: Sciatti come una pasta in bianco, praticamente da zero a zero



Clima che definire “british” risulta quantomeno riduttivo per descrivere quello che venerdì ha fatto da cornice allo scontro tra San Gimignano e Stove. Pioggia mista a grandine, vento e freddo, tanto freddo…pure troppo freddo. Forse anche a causa del ridottissimo riscaldamento obbligato dall’impellente necessità di provvedere alla classica “chiama” da parte della terna arbitrale, la muscolatura degli uomini di Bisignano appare fina dai primi istanti di gara intorpidita, scarsamente pronta a rispondere agli stimoli che una partita importante come quella di venerdì avrebbe dovuto fornire fin dal fischio d’inizio. Il Sangiminano non vince sul terreno di Belvedere da troppo tempo, gli stimoli dobrebbero essere tanti ed invece è lo Strove a fare la partita, sfruttando le enormi doti tecniche dei suoi uomini avanzati e le incredibili mancanze del centrocampo sangimignanese. Caldini corre a vuoto in balia dei fitti e veloci passaggi tra gli uomini di Pellegrino, Grassi appare affetto la labirintite fulminante trovandosi spesso in posizioni dubbie con tempi e modi da rivedere e Rossi è in grado di sbagliare 5 passaggi sui 5 che prova ad offrire ai compagni nei primi 10-15 minuti di gioco. Ad arginare l’offensiva ospite ci pensano tuttavia Governa, Pepi e soprattutto Bagni autori di una prova magistrale ed in grado di non concedere nemmeno un tiro in porta degno di questo nome agli attaccanti ospiti, riducendo Mannucci ad infreddolito spettatore non pagante. Una volta riconquistata la palla le idee su come costruire l’azione offensiva appaiono comunque tutt’altro che chiare e per tutto il primo tempo le punte sangimignanesi risultano pericolose come dei cuccioli di barboncino sotto sedativi. Tolto il palo clamoroso colpito da Grassi su calcio di punizione è nella ripresa che qualcosa sembra cambiare ed il San Gimignano va vicino al gol in un paio di occasioni con Guarino ed Esposito e on è in grado di sfruttare con Mare un’occasione ghiottissima che avrebbe richiesto solo un po’ più di sveltezza e lucidità nell’essere portata a compimento. Un pareggio alla fine che sta stretto ai sangimignanesi soprattutto in ottica futura. Il futuro, infatti, non si tinge certo di colori vivaci, i gol arrivano con il contagocce e le assenze rischiano di pesare in maniera determinante in quanto agli assenti di lunga data (passata e purtroppo anche futura) Parigi e Bellini si aggiungono i futuri vacanzieri Bagni e Di Pasquale e lo squalificato Rossi.
VOX ESITUM: L’impressione è che o smettiamo di sentirci fenomeni non appena facciamo qalche punto di un certo valore ed iniziamo a dare continuità alla prestazioni magari dandoci anche una svegliata in avanti e decidendoci a concretizzare le opportunità che si presentano oppure, da Vico in poi ci sarà da sperare anche in qualche aiuto ultraterreno, e allora si che si va davvero a fare tardi!.

Le pagelle di ESITO:

Mannucci 6: Al limite dell' sv per tutti gli 80 minuti. Una sufficienza, tuttavia, me la merito, se non altro per aver resistito fino al triplice fischio agli impulsi nervosi di mollare tutto e lanciarmi sotto la doccia alla ricerca di un po’ di calore.
Governa 7: L’assenza di Bazzani spinge Bisignano a spostare il “calabrone” in marcatura. Il risultato è ottimo tranne qualche piccola sbavatura che non compromette certo un prestazione sopra le righe.
Pepi 7: Spettacolare ancora una volta in marcatura su Bomber Fermi al quale non concede assolutamente niente. Sinceramente sembra andare un po’ in crisi quando Pellegrino decide di togliere dal campo lo sconfitto centravanti per inserire un talentuoso e pericolosissimo numero 9 il quale dimostra di avere numeri da categoria e autostima da guinnes dei primati. La sua lignea convinzione intimorisce Pepi che smettere di mordere e si limita a lasciare che sia la fortuna ad impedire al neo-entrato di segnare. Solo gli dei del calcio glielo impediscono, non c’è altra motivazione. Quello era il suo campo, lui avrebbe segnato.
Bagni 7,5: Ancora una volta il migliore in campo, senza ombra di dubbio. Nei primi 15 minuti sbroglia un paio di 1 contro 1 creatisi (??? ODEINO, si dice creatisi???) a causa di disattenzioni ed errori del centrocampo locale da vero fenomeno difensivo. Il freddo forse lo limita nella mobilità ma contribuisce ad abbassarne ancora di più la temperatura del sangue: svanisce ogni paura, ogni dolore, ogni cenno di nervosismo e si erge un muro semplicemente invalicabile a difesa di Mannucci e della porta Sangimignanese.
Nencini 5,5: Complessivamente una buona prestazione macchiata da una quasi patologica mancanza di coraggio e spirito di iniziativa in fase offensiva. Dalla sua parte si creano spazi ampissimi sui quali potrebbe lanciarsi dettando il passaggio al portatore di palla, i compagni provano a lanciarlo ma EL SABOR si muove sempre in ritardo e soprattutto, dopo il suo diretto marcatore.
Caldini 5,5: Uno dei meno peggio in mezzo al campo dove la manovra latita e per tutto il primo tempo ci si limita qualsi esclusivamente ad arginare le ripartenze ospiti. Spesso “a giro” rimedia a questa lacuna tattica con un dinamismo eccellente. Esce per lasciare spazio a Di Pasquale, la squadra ne guadagna in termini di movimentazione della palla e gestione del gioco ma non era certo compito di Caldini provvedere a questo.
Rossi 5: Irriconoscibile rispetto alle ultime due uscite. Il gioco dipende da lui e quando il gioco manca è lui l’indiziato numero uno. Sembra auto lodarsi con la palla tra i piedi finendo per sbagliare anche il più semplice dei passaggi ravvicinati. Prova a prendere palla dalla linea dei difensori nel tentativo di impostare ma non è una grande serata. I movimenti delle punte sono limitati e scontati, questa l’unica attenuante alla quale aggrapparsi.
Pollina 6+: Una prestazione senza lode e senza infamia che però risalta in quanto a ordine, semplicità e senso della posizione. Cerca di fare sempre la cosa semplice ed argina bene la manovra ospite sulla sua fascia di competenza. Qualche iniziativa offensiva, tuttavia, sarebbe ben gradita.
Grassi 5: Nel tentativo di limitare il numero 10 avversario che agisce da "mediano di costruzione", Bisignano opta per una coppia di tre-quartisti (Grassi ed Esposito) al fine di creare pressione limitarne il raggio d’azione. L’obiettivo viene raggiunto ma la sensazione che oltre alla fase di ostruzione si potesse fare di più in quella offensiva rimane. PRIMAVERA si trova spesso in porzioni di campo destinate ad altri, le distanze giuste vengono a mancare ed il gioco ne risente. Colpisce il palo su una grande conclusione da palla inattiva, non male, ma non sufficiente.
Esposito 5,5: Gli spazi, come detto ci sono e chi dovrebbe essere in grado di sfruttarli? Bagni? Si muove bene sugli esterni ma mancano le verticalizzazioni ed il gioco, quando c’è, finisce per ristagnare alla tre-quarti, rallentare e favorire i ripiegamenti difensivi avversari. Ci vuole cattiveria e determinazione, così siamo da zero a zero.
Guarino 5,5: Di fatto l’unica punta in quanto Grassi scende troppo per prendere il pallone ed Esposito è quasi stabilmente a ridosso della linea laterale. La solitudine è una brutta bestia e da soli si fa quel che si può, prova a spuntarla di testa e a tenere palla facendolo anche bene, peccato che gli aiuti siano ridotti al lumicino.

Mare 5,5: Entra con la giusta convinzione ma se prima di tirare in porta si aspetta di mettere a sedere il difensore e che il portiere lasci mezzo specchio vuoto, si va a fare tardi. Quando siamo punte si deve segnare e per segnare si deve tirare. Non ci vuole una laurea.
Di Pasquale 6,5: Entra e la luce si accende nel mezzo al centrocampo sangimignanese.

ESITO

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