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lunedì 13 dicembre 2010

VICO - SAN GIMIGNANO 0-2: I Rottweiler battono i Vikinghi


Bagni, Rossi, Di Pasquale, Parigi, Bellini F. quante assenze (e quali assenze) per Bisignano alla vigilia di uno dei match più sentiti e significativi del torneo. Il ristretto numero di uomini a disposizione, considerando anche le assenze di Bellini A. e di Andreuccetti, costringono lo stregone sangimignanese a ricorrere alla convocazione del calciatore a 5 Giaquinto Vincenzo e alla convocazione di Panichi, appena rientrato da un lungo viaggio di lavoro e privo di un mese di allenamenti. I presupposti lasciano pensare ad un pomeriggio tutt’altro che facile in quel di Vico ma come nel più bello dei film, è il lieto fine a stravolgere trama e sentimenti. Il lieto fine, stavolta, sta nella vittoria. Poco importa se legata alla determinazione della squadra o al volere degli dei del calcio impermaliti dall’ascesa terrena del mitologico ODEINO. Tuttavia, il volere degli dei non va mai sottovalutato ed è giusto rimarcarne l’importanza. La leggenda vuole che si siano fatti vivi proprio in settimana e che abbiano confidato al mister turrita qualche indiscrezione sulle intenzioni di schieramento del collega Vikingo. Nonostante la mia titubanza relativa alle apparizioni ultraterrene, mi sa che stavolta sarò costretto a crederci, non si spiega altrimenti la perfezione tattica dimostrata da Bisignano. Due trequartisti pronti a dare cuore e polmoni pur di limitare un pericoloso Cini in fase di impostazione avversaria, un Nencini in versione “muraglia” per bloccare le scorribande di Dei e i due Rottweiler Pepi e Bazzani a tarpare le ali ai temutissimi Nidiaci e Lorini. Fin dai primi minuti la formazione turrita, sembra non farsi intimorire, nè dalle assenze né tantomeno dalla forza degli avversari e gioca l’intero primo tempo lasciando ai Vikinghi un paio di occasioni andate in fumo e andando vicino al vantaggio con Guarino e Esposito. Le polveri dei bombardieri locali sembrano pronte ad innescarsi in ogni momento ma i due CanadAir nero-verdi-giallo-blù non sono a Vico in visita di cortesia e a Mannucci non rimane altro che sbrigare qualche compitino da scuola calcio (Sulle rimesse dal fondo, tuttavia, pare necessario quantomeno un ripasso). Nella seconda frazione i Vikinghi appaiono più impetuosi ma sfruttano male un paio di occasioni lasciategli da interventi approssimativi in fase di copertura del centrocampo ospite. Nel momento migliore dei locali, arrembanti ma tutt’altro che precisi, ecco la mano degli Dei. Punizione dalla tre-quarti di Pollina, Nencini e Rossi saltano in contemporanea, la palla si alza e lenta si dirige verso l’angolino. Buccianti pare sorpreso e riesce solo ad appoggiarla su palo, difesa locale immobile e via libera per Aldinucci per segare il primo gol stagionale alla prima apparizione dal primo minuto. Che colpo per i Vikinghi. La squadra di Bruni reagisce alla grande allo svantaggio e si lancia all’attacco chiudendo il San Gimignano nella propria tre-quarti. Pallonate su pallonate, quattro punizioni dal limite dell’area, calci d’angolo, tiri da fuori, occasioni su occasioni ma niente da fare, la porta di Mannucci appare stregata. Il tempo passa e si arriva nel recupero, quando nel corso di una ripartenza sangimignanese il neo entrato Mare duetta bene con l’indomabile Guarino e si presenta solo davanti a Buccianti. Fallo atomico, rigore. Guarino. Gol. Godimento. Fischio finale. Ancora Godimento. Festeggiamenti. Ah che godimento. Doccia. Casa. Cena fuori. Internet Mobile. Sito USAP. Risultati. Ultima riga. Sempre più godimento.

Le pagelle di Esito

Mannucci 6: Due uscite rasoterra e una sola parata nel corso dell’intera gara e giusto perché la punizione di Cini viene deviata beffardamente da Caldini. Lo stretto indispensabile per sporcare guanti e pantaloncini e mettere un numero nella casella del voto.
Targi 6,5: Torna libero a causa dell’assenza di Bagni e limita al minimo il rimpianto. Interventi decisi e concreti, chiude bene gli spazi e si merita un’ampia sufficienza.
Bazzani 6,5: Ottimo, veramente ottimo fintantoché l’uomo da marcare gli rimane all’interno del cerchio vitale. In questi casi non c’è niente da fare, nemmeno per Nidiaci, e Bazzani diventa insormontabile. Peccato però che troppo spesso (per un difensore centrale della sua esperienza e con una qualità eccelsa per questo tipo di campionato) si lasci trasportare dalla voglia di strafare andando a pressare i portatori di palla e a rincorrere le ribattute difensive lasciando il suo uomo libero alle spalle. Due errori di questo tipo nel corso del primo tempo hanno quasi riportato a galla l’episodio del match perso contro Sacchini nel corso del quale un’azione analoga liberò Cioffi il quale non perdonò Rinaldini.
Pepi 8: Che qualcuno mi suggerisca un aggettivo per Cyber, per favore. Il duello con Lorini è bellissimo, tosto, leale e alla fine stravinto dall’extraterreste sangimignanese. Il suo intervento sul centravanti Vikingo due passi fuori area, quando ancora il risultato è sullo 0 a zero, è ai limiti del consentito (e tale da lasciarmi pensare un po’ a tutto relativamente alla successiva decisione arbitrale) e da punire, secondo l’arbitro Bonari con il cartellino giallo. Qualcuno afferma che con Pepi sotto la doccia Lorini sarebbe stato immarcabile, in quanto nessuno tra le fila sangimignanesi sarebbe stato in grado di fermare la furia Vikinga. Probabile. Io dico che se Caldini invece che sbucciare quel pallone l’avesse lasciato scorrere o l’avesse colpito pieno Lorini quella palla non l’avrebbe nemmeno vista da vicino (con tutto il rispetto per Ibra). Anche questo è probabile. Di certo, alla fine, rimane solo una cosa.
Caldini 6,5: Grande prova per la trottola Sangimignanese. Chiude bene gli spazi a centrocampo con la consueta grinta e cattiveria agonistica. Ottima la prima frazione, bene il finale, confusa e non impeccabile la prima parte della ripresa quando da un paio di suoi errori tecnici e piazzamenti non ottimali nascono pericolose azioni offensive vikinghe.
Pollina 6: Troppo lento e privo di idee con la palla al piede, soprattutto nel corso della prima metà del primo tempo. Col tempo trova il giusto posizionamento e i corretti tempi di intervento. Finisce la partita da esterno di sinistra quando l’azione ospite si fa tambureggiante, non perde mai la testa e se la cava bene, facendo sempre la cosa più semplice.
Nencini 6.5: Grande prova sulla fascia sinistra dove il dinamismo e la fisicità di Nencini battono la tecnica e la fantasia di Dei, la cui pericolosità sua rimane soltanto una paura pre-gara in quanto è lo stesso esterno vikingo a non metterla in pratica nei momenti opportuni. Per SABOR un paio di ottime discese nel primo tempo e un secondo tempo di sacrificio senza tuttavia disdegnare l’inserimento negli spazi concessi in quel lato di campo.
Governa 7: Dalla sua parte agisce Giotti ed è bene limitare il più possibile le scorribande offensive, almeno sulla carta. Nel primo tempo la sua superiorità appare evidente e i pericoli più significativi per la porta di Buccianti hanno origine dalla sua fascia di competenza. Nella seconda frazione la crescente importanza della fase difensiva non incide negativamente sulla prestazione del Calabrone ma contribuisce, senza dubbio, a valorizzarla.
Aldinucci 7: Il gol alla prima partita da titolare è solo la ciliegina sulla torta, il suggello ad una prestazione tatticamente perfetta. Il suo compito era chiaro e preciso, limitare al minimo ogni iniziativa di Cini evitando che il gioco passasse troppo facilmente dai suoi piedi. Un premio alla costanza e all’umiltà di una persona eccezionale, un esempio per chi, anche quando le cose sembrano non andare per il verso giusto, trova sempre lo stimolo per tenere alta la testa.
Esposito 6: Da tre-quartista ha il compito di aiutare Aldinucci nel complicato compito tattico di stroncare sul nascere la manovra vikinga. Il suo istinto, tuttavia, lo porta a defilarsi spesso in cerca di spazi e di occasioni sulla fascia destra. Ottime le iniziative, ottimo lo spirito di abnegazione dimostrato ma ancora troppo marcata la volontà di dribblare sempre e comunque fino alla perdita del controllo dell’equilibrio e, purtroppo, anche del pallone.
Guarino 6,5: Che guerriero! Sempre pronto a battersi con il coltello tra i denti anche per quei palloni che sembrano inarrivabili. Protegge palla, favorisce l’avanzamento della squadra e conquista punizioni, che nei momenti difficili, riempiono d’aria i polmoni dei compagni. Segna il gol del due a zero che mette fine alla diatriba sportiva: Il ricordo della “rincorsa senza rigore” contro il Padovani è troppo forte per lasciare a chiunque altro la possibilità di scuotere la rete dagli undici metri.

Mare 6: Cinque minuti. Quanto basta per lasciare il segno sulla partita. Conquista il calcio di rigore che Guarino realizza cementificando il risultato.
Vignoli 6,5: Un Pitbull tra i Rottweiler. Entra in campo per mordere le caviglie di Nesi, inserito da mister Bruni allo scopo di appesantire l’attacco locale. I tre anticipi che seguono il suo ingresso in campo reclamano giustamente una nota al merito.
Panichi 6: Un mese di lontananza dai terreni di gioco si fa sentire dal punto di vista della brillantezza, ma la classe non è acqua e non svanisce in così poco tempo. Giocate lucide, precise e quando serve arcigne al punto tale da inibire ogni velleità offensiva degli avversari.

P.S. Un abbraccio ad ODEINO (Grazie per la foto e complimenti: almeno dal punto di vista del tempismo giornalistico mi hai battuto) che fortunatamente è abboccato al mio bieco trucco ipnotizzante in un paio di occasioni e all’extraterrestre Ciccio Cini con l’augurio che l’infortunio si riveli meno grave del previsto.

ESITO

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