TorriSport

martedì 23 novembre 2010

SAN GIMIGNANO - FOMENTA 1-1: L'urlo del capitano


Freddo cane…in questa palude. Così cantava Ligabue e così penso abbiano cantato anche tutti gli spettatori che venerdì hanno visto, a Belvedere, una partita che nonostante i ritmi alti e le diverse occasioni da gol messe in mostra potrebbe non essere riuscita a spazzare via dalle ossa del pubblico un’umidità da record quantomeno stagionale. Le assenze di Bellini e di Parigi, quest’ultimo sulla via del ritorno, non lasciano spiragli di invenzione a Bisignano che davanti al rientrante Mannucci (ERA ORA!) schiera Bagni, Bazzani e Panichi (all’ultima presenza dell’anno solare), un centrocampo forzato composto da Rossi e Caldini, Governa e Nencini sulle fasce ed un tridente mascherato formato da Esposito, Mare e Guarino. Dopo una decina di minuti di caos è il San Gimignano a prendere in mano il pallino del gioco, Rossi diventa padrone della manovra e sui piedi di Mare (due volte), di Guarino e di Esposito capitano palloni d’oro che solo per sfortuna e per la bravura di un superlativo Ciofi non gonfiano la rete degli ospiti. Quando il vento delle opportunità sembra spirare verso la porta fomentosa, ecco il beffardo destino cambiare repentinamente la direzione del gioco e delle occasioni. La difesa turrita balla, un Panichi troppo lento perde il suo diretto avversario che viene lanciato con una precisa verticalizzazione a tu per tu con me medesimo. Mi vedo costretto a chiudere gli occhi e a sperare negli dei del calcio, tiro, svenimento personale sulla sinistra, manona che intercetta la palla e porta sangimignanese salva. Per il momento. Dopo qualche minuto gli dei che prima si erano travestiti da amici decidono che quando è troppo e troppo e che una parata del genere non meriti di lasciare il segno sulla partita, ci vuole qualcosa di grosso. Un tiro voragine di altri tempi, di quelli calciati da un metro dalla linea di fondo, di quelli che hanno tutto l’aspetto di essere dei cross. Teri crossa (e che non mi si venga a dire che l’intenzione fosse quella di calciare in porta…Belva malefica). La palla colpita in modo assurdo vola, taglia l’area piccola, beffa Mannucci (quando sbaglio mi piace parlare in terza persona così posso parlare male di me stesso senza sentirmi imputato e colpevole) reo di aver anzi tempo fatto il famoso passettino per prepararsi alla presa alta su un eventuale cross e si insacca esattamente sotto l’incrocio dei pali, 1 a 0 Fomenta e fine primo tempo. La seconda frazione di gioco comincia, continua e finisce con il San Gimignano con la palla tra i piedi che prova a costruire confidando in un indomabile e imprendibile Rossi ed un Fomenta che prova a colpire in contropiede, fallendo l’impossibile a causa di passaggi sbagliati, tiri forzati, interventi perfetti di Bagni e una decina di fuorigioco sbandierati. Quando il sipario è ormai pronto a calare tra la nebbia di Belvedere, nel corso del sesto minuto di recupero (l’ultimo di quelli decretati da Bandinelli) la palla dopo una mischia in area senese finisce in corner. Batte Grassi, perfetto. Verso Panichi. Il capitano sangimignanese prende l’ascensore, sale e colpisce. Il pallone dopo un’interminabile palombella tocca la traversa e rimbalza a terra, qualche centimetro oltre la linea di porta di un incolpevole Ciofi. Quel tanto che basta per un pareggio, alla fine, giusto.


Le pagelle di Esito:

Mannucci 5,5: Ho rivisto la parata del primo tempo a Sky Sport, anche Marianella mi ha fatto i complimenti. Tuttavia pare che quasi contemporaneamente su 7gold ci fosse stato Agroppi che invece mi ha insultato per il gol subito. Poggio e buca = pari. Gol subito = meno 0,5, perché questo non è il fantacalcio.
Bagni 6,5: Giriamola pure come vogliamo, parliamo pure degli anni che porta sul groppone, ma rendiamo merito ed inchiniamoci davanti ad uno dei migliori “liberi” del panorama amatoriale. Chiusure perfette ed interventi chirurgici dritti sul pallone suggellano una partita da padrone incontrastato degli ultimi venti metri difensivi. Un paio di retropassaggi arditi, è vero, ma poco male.
Bazzani 6: Primo tempo “facile facile” in marcatura “statica” sul pennellone numero 19 che nonostante l’altezza non riesce mai a prendere una palla di testa. Nel secondo tempo il 19 diventa il 15, non mi ricordo di averlo mai chiamato all’ordine, quindi bene.
Panichi 6,5: Se non avesse segnato forse non gli avrei dato nemmeno la sufficienza. Che il pensiero all’Iran lo abbia rallentato tanto da non farlo somigliare neppure al Panichi di una quindicina di giorni fa? Poi, all’86 arriva l’elevazione imperiosa, la testimonianza di uno che non molla mai fino all’ultimo centimetro, ed il gol, che vale un applauso e anche qualcosa di più.
Caldini 5,5: In un centrocampo di colossi il lavoro è arduo per la “trottola” Caldini. Lui si batte, come sempre fino al midollo e fa la sua “porca” figura. Peccato per quell’ammonizione evitabilissima che lo terrà fuori a causa della squalifica e obbligherà Bisignano a tirare fuori dal cilindro un enorme coniglio per poter mettere assieme un centrocampo degno di questo nome nella sfida contro il Castellina.
Rossi 7: Quando non c’è il San Gimignano è un’orchestra senza violini, vedi la partita contro Sacchini. Quando c’è la palla gira veloce e capita di scambiare gli avversari per dei birilli aggirati continuamente dai sui dribbling ubriacanti. La tecnica c’è sempre stata ed ora pare che ci sia anche il “passo” (tocchiamoci le parti basse tutti insieme e ripetutamente). Serve a Esposito e a Mare dei passaggi golosissimi che per poco non si sono trasformati in gol. (Questa frase non credo sia moto corretta, il “tulipano nero” mi scuserà se mai leggerà questo articolo. Forse ho fatto un po’ di casino con i tempi dei verbi…ma tanto è la pagella di Rossi e dal punto di vista linguistico quello che ho scritto fino ad ora mi pare anche troppo…)
Governa 5,5: Dopo averlo visto come esterno alto nel 4-4-2, vederlo esterno nel centrocampo a cinque non mi causa esaltazioni calcistiche degne di nota. Non che giochi male ci mancherebbe. Ma ho negli occhi le prestazioni di inizio anno…
Nencini 6: Ecco uno che a Belvedere si trasforma ed uno per il quale il fattore campo è tutt’altro che un’invenzione giornalistica. La banda destra Fomentosa sembra quella più debole ma credo che del merito debba essere attribuito anche a chi da quella parte ha giocato con la maglia di colore diverso.
Esposito 6+: Un tocco meno. Un maledettissimo tocco in meno ogni volta che è in possesso di palla. Questo chiedono gli dei del calcio. Così tutto sarebbe più semplice e più bello e le sue giocate, tecnicamente sopraffine, cesserebbero di essere all’80% fini a se stesse e tornerebbero ancora più utili alla causa turrita. Da segnalare, oltre ad una partita corsa dal primo all’ultimo istante, una conclusione imparabile per molti ma non per Ciofi che per un niente non comporta un 3 sulla sua casella dei gol segnati.
Mare 6+: Sacrificio, finalmente. Sacrificio, volontà, fisicità, intraprendenza, determinazione e pericolosità. Non dico più nulla. Questo è il Mare che voglio da qui alla fine (In realtà voglio anche quello dei Caraibi ma questa è un’altra storia).
Guarino 6+: Salta tra le maglie dei rocciosi difensori senesi come Davide contro tanti Golia. E proprio come Davide spesso riesce a spuntarla con l’astuzia, la rapidità ed il senso della posizione (Purtroppo, di David si ricordano le sue gesta contro Golia e non i suoi gol nel’ Irakleos di Hersonissos). Prende di testa palloni impensabili che hanno solo il difetto di non essere sfruttati dai suoi compagni di reparto e ha anche modo di fallire una conclusione non classificabile per la sua facilità. Ci sarebbe stato tempo di stoppare, guardarsi intorno ed appoggiare con tutta calma in rete, che ci sarà voluto…Io avrei segnato, e anche Davide.

Pollina 6-: Entra per sostituire Governa e dare sostanza al centrocampo. Alla fine della festa non male, peccato per l’ammonizione che vuol dire squalifica e che toglie un altro centrocampista dalla lista dei disponibili per il prossimo incontro.
Grassi 6: Il calcio d’angolo dal quale scaturisce il gol del pareggio merita una pagella on un numero anziché con un s.v.
Aldinucci s.v. Entra nel finale per rinfoltire l’attacco durante l’arrembaggio alla porta ospite.
Targi s.v.

Esito

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