TorriSport

domenica 9 gennaio 2011

SAN GIMIGNANO - GRACCIANO 2-1: un cuore grande così!



Dopo quasi un mese di sosta ed un programma di allenamenti degno quantomeno di una “prima categoria”, arriva il momento per i Sangiamatori di Bisignano di tornare in campo per giocare una partita vera, con avversari reali e punti in palio per una classifica che per il momento appare sorridente ma, sotto sotto, è sicuramente pronta a cambiare faccia da un momento all’altro da qui alla lontanissima fine del girone di ritorno. Ripresa ostica per i turriti privi di Pepi, Guarino, Nencini, Pollina e degli ormai storici Bellini F. e Parigi: a Belvedere arriva il Gracciano dello stratega e massimo esponente del bel gioco, del cultore della fitta trama palla a terra e signore indiscusso della sobrietà sportiva, nonché storico combattente di prima linea contro i simulatori e gli attaccanti dal tuffo facile e premeditato, Sir. Alessandro “Teatrino” Milanesi. Presumibilmente ispirato dai non troppo lontani fuochi d’artificio della notte di San Silvestro il mago graccianese mette da parte la dottrina calcistica che lo ha reso famoso in tutto il mondo e opta per il lancio lungo e sistematico a saltare il centrocampo avversario, prima e più velocemente possibile. Il tutto lascia di stucco l’intera tribuna spingendo qualche decina di facinorosi a protestare per ottenere il rimborso del prezzo del biglietto. Tant’è che dal centrocampo ospite piovono spioventi a ripetizione verso le punte che non riescono tuttavia a scardinare la massiccia coppia Bazzani-Panichi predisposta da Bisignano al centro della difesa a quattro rispolverata apposta per l’evento. Mannucci non corre pericoli se non quello di stirarsi il quadricipite della gamba destra a furia di calciare i rinvii dal fondo conseguenti alle sciabolate graccianesi fuori misura. Nonostante il forcing ospite, è tuttavia il Sangimignano ad andare in vantaggio con Mare, lesto e bravo ad approfittare di una sbandata della retroguardia avversaria ed a trafiggere Lisi da pochi passi. E’ la goccia che fa traboccare il vaso e spinge il sangue a 1000 atmosfere verso la testa di Milanesi il quale perde il controllo, si sbraccia, si deforma e si trasforma riuscendo anche a placare gli animi dei facinorosi della tribuna, improvvisamente soddisfatti di aver pagato, se non per vedere una partita di calcio, almeno per assistere ad un tale one-man show. L’urlo “QUESTA E’ GRACCIANO!!!” si alza dalla panchina e gli undici bianco-blu si gettano a testa bassa verso la porta di Mannucci: mischie, lanci dalla tre quarti (difensiva), proteste infinite e senza soluzione di continuità, sgomitate da 115’ minuto. Nonostante la buona volontà il grido “Sono nostri, ora gli si fa, saliamooooo” viene bloccato sul nascere da Bogi che manda le squadre negli spogliatoi. Al rientro Milanesi è una furia, forse perché la sua squadra inizia a giocare davvero palla a terra, inizia a gestire meglio dei Sangimignanesi il centrocampo, a bloccare le iniziative di Rossi e Di Pasquale e ad affacciarsi in area di rigore con un minimo di criterio calcistico, e che diamine, CHI VI HA DETTO DI GIOCARE COSI’, CHI VI HA DETTO DI GIOCARE A CALCIO! Ma che avete perso i’capo! Come però spesso accade in questo sport sono le vittime a diventare carnefici in men che non si dica. Esposito sguscia sulla fascia sinistra, dribbla l’impossibile, arriva sul fondo e mette la palla in mezzo, arriva Caldini e di piatto insacca il 2 a zero. L’irruenza ospite non tende comunque a placarsi come del resto gli animi e le proteste nei confronti di chiunque, per qualsiasi motivo ed in qualsiasi momento. Lo spettacolo perde di intensità e c’è bisogno di una scossa. Mannucci se ne accorge e vedendo la tribuna che va via via svuotandosi si esibisce in una dimostrazione di “COME NON USCIRE SU UN CROSS PROVENIENTE DALLA TRE-QUARTI”. Sulla respinta dalla difesa locale (che comunque va detto cari amici, siete usciti a uno all’ora, maledetti!) la palla viene guadagnata dal centrocampo bianco blu che rigetta in area. Sicuro dell’intervento “il nostro eroe” chiama la palla con netto anticipo decidendo però di rimanere fermo aspettando che gli arrivasse tra le mani. Ah, errore da “giovanissimi”, aniticipo di Rossi di testa e gol dell’2 a 1. Mancano alla fine solo 5 minuti e tanta sofferenza causata dalla verve dei neo-entrati attaccanti ospiti Muzzi and Co. che provano a pareggiare ma trovano la strada ostruita dal grande cuore Sangimignanese che ancora una volta batte più forte di quello degli avversari.

La pagelle di ESITO:

Mannucci 5,5: Su un libro di Facchetti che ho sugli scafali della libreria di camera c’è una citazione di Zoff: “Un buon portiere non è quello che riceve tanti applausi ma quello che esce dal campo dopo aver salvato il risultato ed essere riuscito a passare inosservato”. Bella fica, aggiungerei. Comunque hai ragione caro Dino, la parata sulla punizione di Muzzi è stata carina ma quell’errore sul gol pesa molto di più sul giudizio finale. Sufficienza mancata.
Bazzani 6,5: Primi minuti da sbornia: Pescara lo marco si o Pescara lo marco no? La configurazione a quattro lo fa sbandare anche se solo per 5 minuti. Poi ritrova la bussola e chiude ogni spiraglio, a Pescara prima e a Senesi poi.
Panichi 7: Stratosferico, sempre e comunque. Di testa e di piede, nel posizionamento, nell’anticipo, nella marcatura e nella ripartenza. Un totem a difesa di Mannucci che difficilmente perde la lucidità e si candida quantomeno alla nomination come migliore in campo.
Vignoli 6,5: Alla prima stagionale come terzino destro della linea a quattro difensiva. Assieme a Bazzani è uno dei più in crisi in avvio di gara ma torna rapidamente ad essere “il Pittbull dalla giocata facile e quando ci vuole da calcione nella vigna” che tanto serve in determinate circostanze. Menzione d’onore per la semplicità e naturalezza con la quale scaglia a 30 metri le rimesse laterali, balestra umana.
Governa 7: Jolly difensivo e non solo alla corte di Bisignano. Parte da terzino sinistro dominando la scena nella sua fascia di competenza e si sposta sulla linea dei centrocampisti quando il modulo cambia passando al 3-5-2 dopo l’ingresso di Bagni e l’uscita di Vignoli. Fisicamente impressionante non si fa sorprendere mai anche quando c’è metter in pratica le lezioni di posizionamento e tecnica (DI BASE EH!).
Tamburello 6-: Fino a due giorni fa ufficialmente in nomination per il premio “DESAPARECIDO 2010-2011” assieme ad Andreuccetti e Ciampalini, decide di tirasi fuori dalla lotta presentandosi a ben 5 dei 10 allenamenti della preparazione invernale e si impone come titolare nella sfida con il Gracciano. Ottimo esordio, semplicità mista ad intraprendenza gli valgono la sufficienza piena per gran parte della gara. Secondo tempo in calo, parzialmente giustificato.
Rossi 6: Assieme a Di Pasquale forma una coppia di centrali di centrocampo che tecnicamente ha ben poco da invidiare a chiunque a questi livelli. Nonostante il pronostico li veda strafavoriti nel dominio della “terra di mezzo” la sua preponderanza si vedere solo per una ventina di minuti a metà del primo tempo, fase di gioco nella quale non a caso il San Gimignano passa in vantaggio. Nel secondo tempo Berti fa quello che vuole in mezzo al campo finendo anche per ridimensionare El Pantera che si adopera con sacrificio ma finisce per correre a vuoto e toccare troppi pochi palloni.
Di Pasquale 6: Rispetto a Rossi più dinamismo e cattiveria agonistica ma è lecito aspettarsi qualcosa in più da uno come lui rispetto al recupero di palla e il passaggio facile sulla fascia.
Grassi 6: Torna esterno di centrocampo con il ritorno al 4-4-2. Il ruolo pare cucitogli addosso dato che non c’è da preoccuparsi più di tanto della fase difensiva, avendo alle spalle un “Calabrone” in più. Troppo largo, tuttavia, in fase di ripiegamento e non eccessivamente propositivo in fase offensiva. Belle un paio di incursioni terminate con ottimi servizi al centro per poco non sfruttati dai compagni di squadra.
Esposito 6,5: Nel corso del primo tempo non sfrutta a dovere la sua tecnica, attrae verso di se almeno due avversari in maniera sistematica ma si dimentica di giocare a calcio e piuttosto che passare ai compagni e far respirare la manovra preferisce addentrarsi in dribbling dal finale scontato: palla persa. Nel secondo tempo la serpentina con la quale si incunea in area e gli permette di servire Caldini ad un metro dalla linea di porta è da applausi a scena aperta.
Mare 7: Sostituire Guarino, è cosa ardua ma Mare ci riesce sufficientemente bene dando prova di riuscire a soffrire sia quando gli spazi si riducono ed è difficile provare la giocata che quando, viceversa, gli spazi magicamente si allargano e c’è bisogno di scoccare la zampata mortale. Nel secondo tempo si spenge progressivamente, i palloni tenuti a bada si riducono e la squadra fatica non poco ad alzare il proprio baricentro.

Caldini 6,5: Entra da mezzo esterno di centrocampo, nel ruolo che gli è più congeniale sia per battagliare in mezzo al campo sia per destabilizzare con incursioni furiose la retroguardia graccianese. In una di queste sparate si fa trovare pronto a ribadire in rete l’assist di Esposito e a raddoppiare il vantaggio sangimignanese.
Bagni 6: Quando entra per sostituire Vignoli, il reparto difensivo ritorna alla configurazione a 3. Il fatto di entrare a partita in corso obbliga Bagni a qualche minuto di rodaggio per prendere il passo e le misure degli avanti avversari. Nonostante tutto una prestazione attenta senza sbavature.
Bellini A. 6: Sostituisce Tamburello sulla fascia destra ed è subito chiamato a ripiegamenti difensivi da terzino nel corso dei quali si disimpegna bene senza mai rischiare di perdere palla e avversario. Da segnalare una buona iniziativa offensiva al termine della quale Rossi lo imbecca con uno splendido servizio a tagliare il campo, il controllo tuttavia non è dei migliori e l’azione sfuma.

Esito

1 commento:

  1. ti ringrazio di tutto esito......però una cosa...non mi sento il sostituto di nessuno sia ben chiaro...!!!io mi sto impegnando tanto agli allenamenti e i risultati si son visti venerdi sera soprattutto nel primo tempo....il calo del secondo, è dato chiaramente dal fatto che non ho ancora gli 80 minuti nelle gambe per il fatto di non aver quasi mai giocato..!!Il mal di pancia sta passando grazie all'umiltà e determinazione che ci sto mettendo...giocare(e sottolineo giocare gli 80 min che sono quelli che ti danno continuità) e segnare era l'antibiotico che mi serviva..!!vedi...dopo Vico nella mia testa è scattato qualcosa...quel qualcosa si chiama umiltà ...quella che dovevo mettere fin dagli allenamenti per dimostrare il mio valore....e ciò è grazie anche alle tue parole.

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